Svenimenti di Saidy
E poi, dandosi dello stupido, si rese conto che quell'amore di bambino non aveva un nome.
Proprio mentre ci pensava, il bimbo sbadigliò più rumorosamente di prima, producendo un suono simile ad un "...go!"
Sorridendo divertito, Ron ebbe la sua risposta:
- Hugo, ti chiamerai Hugo. (782 parole, pubblicata 27/04/09)
« Questo dovrei dirlo io, non credi? » la voce di Ron era quasi spezzata dal pianto, ma cercò di essere forte, di dimostrare a sua moglie di sapere prendersi cura di lei come si deve. Ma era sempre stata lei quella forte, quella sempre pronta a rassicurare, quella che non si arrendeva mai. E perciò credeva di essere solo un debole. Riusciva sempre ad abbattersi, e così lasciava che Hermione fosse forte per entrambi.
« Sono felice così, Ron. Hai paura per me, per la bambina » la voce di Hermione divenne un sussurro indistinto. I calmanti stavano sortendo il loro effetto. Ed Hermione aveva bisogno di riposare, ora che le contrazioni sembravano esserci interrotte.
« Dovrei essere forte. Per te, per noi » ribattè lui stringendole piano la mano che lei teneva ancora sul suo viso. Le baciò il palmo e la sentì sospirare prima di alzare gli occhi e trovarla addormentata, dolce e bella anche nel dolore. Gli occhi chiusi e un ti amo silenzioso posato sulle labbra di rosa che si disperse per la stanza.(...) (2815 parole, pubblicata 21/02/09)
Quando il mondo scappa di fronte alle sue paure.
Quando a dover salvare il mondo è un mago di diciassette anni.
Quando chiamarsi Harry James Potter è una condanna.
Piccole riflessioni prima della Battaglia Finale, spero che vi piaccia.
Fic Next-gen, può essere considerata una continuazione di "Cosa altro si dovrbbe dire?" ma è nata come una storia a sè stante.
“Voglio dire, se era così “potente” come ha fatto a morire… a farsi uccidere?”
“Ah.”
Scorpius osservò il padre che si era d’un tratto fermato, restando in silenzio, e che dopo qualche secondo rispose con tono leggero.
(3122 parole, pubblicata 07/01/09)Il piccolo James, tre anni, sopravissuto all’abbraccio della nonna, saltellava al suo fianco e Albus, due anni, era intento a guardare incantato il fratello e la sua dimestichezza nel muovere i piedini.
“Harry sta arrivando.”
Le parole di Ginny furono seguite dall’inconfondibile fruscio che preannunciava un imminente arrivo.
(1988 parole, pubblicata 05/01/09)